Qualche giorno fa alla radio lo speaker parlava di questa dichiarazione rilasciata da Malika, questa giovane cantante uscita da non so dove.
Chiedo scusa a fan e appassionati ma ho un grave deficit di interessamento e quindi apprendimento di tutto ciò che è nomi di cantanti, pseudocantanti, attori, attrici, "amici" o "w-factor" uscenti/emergenti..
Non so se questa ragazza pensi davvero ciò che ha detto o se questo piccolo pezzo di intervista che ho colto non si inserisca, invece, in un discorso più ampio nel quale trova un altro significato ma poco importa.
Ho solo preso spunto da ciò che lei ha detto, non vuole essere un processo a Malika.
Insomma la ragazza asserisce che l'amore è come un piatto di cannelloni: una di quelle cose che quando siamo al ristorante la si può desiderare molto, la si desidera ardentemente e quando poi arriva la portata ci facciamo inebriare e catturare dal suo profumo, ci travolge e assaggiando questo piatto che tanto bramiamo ci facciamo dominare da esso, ne siamo catturati totalmente fino a quando - ed è qui che arriva lo spunto per me- siamo completamente saturi di esso, pieni, gonfi tanto che diventiamo indecisi sul fatto che lo volessimo davvero e iniziamo a "pastrugliare" nel piatto finchè del cannellone/amore non restano solo che briciole e avanzi.