Informazione e cultura psicologica a cura del Dott. Mariano Fischetti, psicologo psicoterapeuta cognitivo-comportamentale a Roma
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venerdì 8 febbraio 2013
Adolescenti da aiutare
Qualche giorno fa ho letto un'intervista ad un "noto" psichiatra di Roma sul disagio giovanile, sulle sue cause e sulle modalità per prevenirlo.
Non faccio mistero del fatto che penso che gli psichiatri dovrebbero fare il loro mestiere di medico con specializzazione in psichiatria, curando, quindi, farmacologicamente, quei casi di disagio che ne richiedono l'intervento.
Ahimè, sono sempre troppo pochi quegli psichiatri che hanno l'onestà intellettuale e professionale di ammettere una loro lacuna nell'ambito della clinica (se non quella più grave, da reparto); molti altri si interessano e curano, talora impropriamente, i disagi delle persone che si rivolgono a loro, spesso perchè volti noti o perchè sono i "signorotti" dei servizi di salute mentale territoriali...
Ma non è questo l'argomento di discussione..
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venerdì 23 novembre 2012
La scuola che NON può educare
La settimana passata una mia paziente arriva in seduta visibilmente agitata tanto che, entrando, nemmeno riesce a sedersi che inizia a parlare dell'episodio accadutole il giorno prima a scuola, con un tono fra il disperato/angosciato e una rabbia incontrollata.
Questa signora insegna in una scuola superiore, un liceo classico per la precisione, nel frusinate.
In breve, mi racconta che per motivi di ordine e per un miglior svolgimento delle lezioni in una classe (primo liceo, quindi con ragazzi tra i 16 e i 17 anni) viene disposto che gli alunni siano separati dagli attuali compagni di banco e si ridispongano secondo un ordine stabilito dai professori.
Mi racconta che questa decisione è stata maturata in quanto la classe in questione è decisamente "allegra", al limite dell'indisciplinata e, quindi, questa soluzione si speri porti ad una situazione che permetta un miglior svolgimento delle lezioni, nell'interesse soprattutto dei ragazzi, ovviamente.
Il giorno in cui viene attuato il riordino mi dice di assistere a scene "allucinanti", come le definisce lei: ragazze che scoppiano a piangere disperate, gente che si butta a terra perchè non vuole cambiare posto e un caos generalizzato che la lascia interdetta.
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domenica 20 marzo 2011
Genitori e figli oggi: istruzioni per l'uso...
Quello del genitore, si sa, è il "mestiere" più difficile del mondo; ai giorni nostri, questo lavoro è ancora più difficoltoso e mette a dura prova le coppie, giovani e non, che decidono di mettere su famiglia.
Perchè nonostante anch'essi siano stati figli a loro volta, i genitori d'oggi si trovano a crescere i propri figli in un tempo in cui la cultura, il clima sociale, ideologico, scientifico e tecnologico sono assolutamente differenti rispetto a quando erano anche loro "figli che crescevano".
E le famose frasi tipo "quando sarò genitore io non farò lo stesso con i miei figli.." spesso si arrendono di fronte ad esigenze, richieste e pressioni poste dai giovani di oggi.
Ma come si comportano le mamme e i papà di oggi che possiamo considerare in una fascia d'età che va dai 20 ai 40 anni circa?
Certo, la coppia quarantenne che decide di mettere su famiglia dovrebbe, teoricamente, avere una maturità e un modo di porsi nei confronti della vita e delle responsabilità, differenti, si spera maggiori, rispetto alla giovane coppia ansiosa di spiccare il volo dal nido familiare per costruirne uno proprio...ma direi che questa non è di certo la regola.
Come già dicevo sopra, i genitori di oggi devono affrontare uno stress "di vita" che da solo potrebbe essere confrontato probabilmente all'avere una famiglia di 5-6 figli....
Le coppie odierne che in gioventù hanno sicuramente "patito" la mancanza di qualcosa (dai jeans firmati alle uscite una tantum in discoteca) vivono oggi in un tempo accelerato e che richiede loro un impegno, una concentrazione e un'attenzione, fisica e mentale, notevole.
La coppia di oggi si è adattata pian piano ad un mondo in cui il progresso scientifico e culturale e gli alti e bassi economici sono progressivamente cambiati, trasformati completamente rispetto "ai loro tempi": pensiamo ai computer, ai telefonini, i lettori mp3, playstation 1-2-3 e simili e a tutto ciò che una ventina di anni fa faceva brillare gli occhi, quando non si vedeva solo nei film o nelle case di chi poteva.
E non mi sembra di esagerare: mi viene da pensare che appena uscito il telefonino non lo avevano tutti nel giro di una settimana!
Oggi i giovani di allora che hanno visto nascere e diffondersi sempre più queste meraviglie ne sono abili ed esperti fruitori, alle volte anche avidi.
E i loro figli?? Beh, per loro è diverso: essi nascono già in un tempo che offre loro praticamente tutto! Non hanno dovuto nemmeno patire il passaggio dalle care vecchie lire all'euro!!
Quindi, i genitori di oggi, così fiduciosi (ed è bene che sempre lo siano) di crescere nel migliore dei modi i loro figli e, come la maggior parte di essi afferma, cercando di non ripetere gli errori dei propri genitori, si ritrovano a discutere e ad avere gli stessi problemi che un tempo erano stati i propri! E la storia si ripete, solo che questa volta cambiano gli oggetti della contesa...
I ragazzi di oggi sono travolti da milioni di input, stimoli di ogni genere che attirano facilmente la loro vispa attenzione, propria della loro età (considerando dei figli in fase di crescita, in età scolare): tutto ciò che i genitori hanno imparato a conoscere col tempo è per loro pane quotidiano, che bramano avidamente, avanzando anche pretese di ogni genere in tal senso...
E il genitore di oggi spesso si concede; a volte perchè stanco (lo stress di vita di cui sopra...), alle volte perchè crede che sia giusto che ai propri figli non manchi nulla (come magari è successo a loro), altre volte invece perchè più semplicemente non hanno l'autorevolezza e l'autorità adeguate.
Avendo lavorato nelle scuole (soprattutto elementari) ho potuto osservare come spesso i genitori di oggi siano disorientati nell'educare i propri figli: presi dalle troppe esigenze della vita per forza di cose hanno pochissimo tempo da trascorrere con i propri figli.
Al giorno d'oggi è senza dubbio una situazione inevitabile: il quadretto della famiglia con il papà che lavora e quando torna a casa c'è la moglie che ha passato la giornata con i figli e che lo attende sorridendo insieme a loro penso non esista più nemmeno nelle favole...
Genitori stanchi dunque, stressati, con molti problemi da affrontare; che hanno poco tempo per se stessi, per il proprio partner e i propri figli.
Figli che vengono lasciati a se stessi, alla compagnia degli amici, alle tate, ai nonni (per fortuna che ci sono!), all'istruttore di palestra, calcetto, danza, piscina e tutto ciò può tenerli impegnati fino a quando, a sera, la famiglia si riunisce....
Probabilmente non era ciò che le coppie che un tempo eran figli si immaginavano...eppure oggi è così, nella maggior parte dei casi.
Sembra una frase fatta ma spesso ho sentito davvero dire che il comprare tutto al figlio, soddisfacendo ogni richiesta, è frutto, in fondo, del senso di colpa causato dal poco tempo trascorso con loro, colmato con doni, regali e soddisfazione di ogni desiderio..
E i figli lo accettano: quando son piccoli son contenti, quando diventano grandi però sono delle pretese richieste con rabbia, "obblighi" che il genitore deve al figlio...e la storia del "tu non mi capisci, andati tutti a morire, ecc.." ricomincia...
Sarà forse che, anche oggi, alla base di ogni dissidio familiare vi è la percezione della poca attenzione ricevuta?
A me un sospetto verrebbe...perchè ho visto questi adolescenti di oggi, ho parlato con loro...e mi hanno ricordato molto ciò che eravamo noi un tempo: le nostre paure, i nostri desideri, i nostri bisogni.
Sono certo che, esattamente come tempo fa, anche i genitori di oggi fanno tutto ciò credono sia il bene per il proprio figlio; ancora una volta però, ora come allora, è la mancanza di comunicazione efficace e trasparente che porta al conflitto e alla ribellione (del figlio).
Genitori non si nasce ma si diventa, imparando dai propri errori e, soprattutto, dai bisogni dei propri figli (bisogni veri non l'iPod!); non esistono genitori perfetti ma genitori sufficientemente buoni e lo si può diventare.
Bisognerebbe iniziare a donare un pò di se stessi ai propri figli: i momenti liberi che tanto si vorrebbe passare sul divano o a contemplare il nulla, godendosi un attimo di pace, sfruttiamoli per stare con loro, facendo esattamente ciò che volevamo un tempo per noi: l'attenzione di papà e mamma solo per noi!
Lasciati a se stessi, i ragazzi di oggi sappiam bene che sono molto più a rischio di quelli di un tempo, sempre perchè potrebbero avere tutto ciò che vogliono, guai compresi.
Aiutamoli, come genitori a fidarsi di noi, a comunicare con noi, ad avere fiducia in noi, mostrandogli, innanzitutto, la nostra disponibilità, che non sta nel comprare loro qualcosa o mandandolo già a 4 anni a fare tutti gli sport possibili: doniamo loro noi stessi, è l'unica cosa di cui hanno davvero bisogno, come da sempre.
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venerdì 14 gennaio 2011
Parliamo di sesso...senza scandalizzarci!!
Perchè sono di una settimana fa le notizie, date un giorno dopo l'altro, che hanno fatto gridare allo scandalo, anche se nei telegiornali sono state date con un dolce sorriso stampato in volto...
Mi riferisco alle notizie della quattordicenne e dell'altra sua coetanea che hanno dato alla luce un bambino in così tenera età......
Nei giorni seguenti è subito scoppiato il putiferio, in tv, alle radio, su internet, grazie ad esperti di OGNI genere che hanno detto la loro su come sia stato possibile arrivare a tutto ciò (una gravidanza di una quattordicenne...).
Poco più di una ventina di anni fa, nel mio paese d'origine, un piccolo paesotto nella provincia di Taranto, ricordo benissimo che ci sono stati vari casi di giovani donne (anche dodicenni) rimaste incinte.
Non erano casi frequenti, certo, ma c'erano, come immagino ci sian sempre stati.
Parlo però di oltre vent'anni fa e di un paesino dove tutti conoscono tutti e, quindi, il malcapitato giovanotto che avesse pur voluto dar sfogo ai propri bisogni ormonali in maniera sicura era sempre molto restio ad andare nella farmacia del paese, dove sarebbe stato squadrato da capo a piedi, identificato fino alla terza generazione precedente, guardato con disgusto quasi e sdegno (specie dalla onnipresente vecchina che ti ritrovi di fianco in queste situazioni) perchè alla sua età stava per comprare dei preservativi e, quindi, usarli per fare del sesso! Ovviamente, prima ancora che il baldanzoso ragazzotto uscisse dalla farmacia sarebbe già stato sulla bocca di tutti e, probabilmente, il parroco locale sarebbe stato a casa sua a compiere un esorcismo....
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