giovedì 2 dicembre 2010

Giornata mondiale della lotta all'AIDS..Chi combatte?

Ieri, 1 Dicembre 2010, è stata la giornata mondiale della lotta all'AIDS...Mondiale!
I vari motori di ricerca non hanno nemmeno messo, nelle loro pagine, il caratteristico fiocco rosso.
Pochi giorni fa è stato celebrato il non so quanti anni di Pippi Calzelunghe e tutti i siti riportavano questa notizia...
Con tutto il rispetto per Pippi, devo ammettere che mi ha rattristito notare quanto poco si è parlato di una cosa così importante come è la salute, la salute mondiale e la salute riferita ad una malattia ancora così potentemente diffusa e mortale.
Ma non voglio star qui a dire quanto mi potrebbe far rabbia e tristezza la politica giornalistica del fare o no pubblicità ad un evento mondiale come quello di ieri.
Quello che vorrei scrivere e, quindi, far passare è l'importanza enorme che deve avere la conoscenza e, di conseguenza, la prevenzione di una malattia come l'AIDS.
AIDS sta per Sindrome da ImmunoDeficienza Acquisita, cioè la perdita, da parte dell'organismo, della sua naturale capacità di difendersi dalle infezioni, a causa della elevata compromissione (immunodeficienza) del sistema immunitario.
Di fatto, per semplificare enormemente, AIDS è lo stadio finale cui può arrivare l'infezione causata dal virus HIV (Virus dell'Immunodeficienza Umana).
Quindi, HIV è il nome del virus, sieropositivo è il soggetto che ha contratto il virus HIV, AIDS è una condizione clinica in cui si manifestano alcune determinate malattie a causa dell'eccessiva compromissione del sistema immunitario.
Fatta questa piccola chiarificazione, mi chiedo e chiedo a tutti: non è forse importante parlare di AIDS, di prevenzione e di supporto psicologico?
Io dico di si e quindi ne parlo. Ne parlo rivolgendomi a tutti, nessuno escluso: vi sono persone che pensano ancora che l'AIDS è la malattia delle persone omosessuali o dei tossicodipendenti.
Sbagliato!
L'AIDS colpisce tutti: l'ultima stima effettuata nel 2008 dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) non differenzia fra omosessuali ed eterosessuali o fra tossicodipendenti e non, così come non lo faceva prima.
Tutti posso egualmente contrarre l'infezione; tutti possono mettere in atto comportamenti a rischio di contagio; tutti possono contagiare a altri se non fanno il test, specie quando sanno di avere comportamenti a rischio.
Ecco perché è importante parlare di AIDS: per fare prevenzione e far capire alla gente l'importanza dei controlli, per tutelare la propria e l'altrui salute.
Spesso, alcuni pazienti mi riportano la gran paura che sta dietro al non voler fare il test.
Paure spesso irrazionali, di un futuro privo di felicità, passato da soli, senza nessuno affianco a causa della malattia.
Paure dei sensi di colpa o pensieri che se fosse positivo il test allora sarebbe come essere già morti!
In molte persone questi pensieri potrebbero far rinunciare a prendersi davvero cura di se stessi effettuando il test.
Le persone, per salvaguardare la propria salute e, quindi, fare prevenzione innanzitutto su se stessi, possono rivolgersi ad uno psicologo, per sbloccarsi dalle eventuali paure che li bloccano e da quei pensieri negativi e irrazionali che paralizzano l'agire e trovare supporto nelle fasi prima e dopo il test.
Evitare una responsabilità come quella del fare il test potrebbe avere conseguenze negative in futuro: depressione, ansia, senso di autostima e auto-efficacia diminuiti potrebbero sorgere nei soggetti sieropositivi che non trovano adeguato supporto psicologico alla loro condizione mentre nei soggetti sani la paura della malattia li può paralizzare nella sfera sessuale e sociale o far si che l'ignoranza su temi come la sieropositività li porti ad avere pregiudizi e terrore/orrore di persone che hanno contratto il virus.
Fare prevenzione ed ottenere un supporto per affrontare serenamente una situazione di salute è un grande segno di responsabilità e amore verso se stessi.
Vivere la condizione di sieropositività "serenamente", evitando di mettere ulteriormente a rischio la propria salute e fugando paure e pensieri negativi irrazionali causati dalla malattia può essere possibile se ci si lascia aiutare da un esperto che possa aiutare ad affrontare la propria malattia.

1 Dicembre 2010 GIORNATA MONDIALE DELLA LOTTA ALL'AIDS: Impariamo a lottare tutti insieme



1 commento:

  1. Complimenti condivido pienamente il tuo pensiero sulla giornata di ieri ..viviamo in mondo nel quale le cose importanti passano oramai in secondo piano ..aimè . L'informatizzazione che dovrebbe essere la base per la conoscenza dei problemi sociali che affliggo la nostra epoca si è trasformata ...anche se siamo nel 2010 esistono ancora !

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