sabato 4 dicembre 2010

Anoressia: magrezza....top!



Si deve sicuramente augurare a questa giovane ragazza una carriera e un futuro ricco di soddisfazioni, visto il traguardo appena raggiunto.
Grazie ai suoi 188 cm e ai suoi 45 kg, ha infatti vinto il programma "America's next top model" e si apre per lei la strada delle passerelle per le più belle!
Il BMI (Body Mass Index - Indice di Massa Corporea) di questa ragazza è indicativo di uno stato di anoressia.
È  assolutamente fuor di dubbio che nel caso di questa ragazza non si tratta di magrezza bensì di anoressia.
Anoressia è, innanzitutto, una condizione medica conseguente, molto spesso, a disagi psicologici.
Condizione medica in quanto, in una tale condizione di deperimento, si alterano valori fisiologici essenziali e si va incontro alla perdita di alcune normali funzioni dell'organismo (nelle donne, ad esempio, si interrompe il ciclo).
Anoressia non significa solo voler esser magre/magri: è, soprattutto, un'incapacità a vedere il proprio corpo magro. Le persone che soffrono di anoressia non si vedono magre perchè hanno un disturbo dell'immagine corporea, termine che sta ad indicare il vedere parti del proprio corpo come grosse/grasse (per le donne soprattutto i fianchi o le cosce).
L'anoressia è una malattia, fisica e mentale, che può portare alla morte.
Fare "pubblicità" come queste, senza annesse spiegazioni della pericolosità dell'esser così magri, è sicuramente controproducente per una generazione di giovani molto affascinata dai facili successi e, talora, sprovvista di saldi valori personali e di vita.
Cosa potrebbe condurre una persona, specie i più giovani, a voler ridurre il proprio corpo a tale stato di sofferenza?
Le spiegazioni possono essere molte ma troppo vaghe. Ogni individuo ha la sua storia personale e, di conseguenza, il disturbo che sviluppa una persona ha origine nelle sue personalissime problematiche di vita.
Spesso il disturbo alimentare può rappresentare l'estremo tentativo da parte di una persona di manifestare un disagio all'interno del proprio nucleo familiare.
Facilmente nei soggetti anoressici si riscontra il pensiero che avere il controllo sul proprio corpo permette di compensare il caos che regna nell'ambiente in cui vivono.
Sarebbe a dire, visto che non riesco da solo a controllare un problema personale (la famiglia, l'amore, le amicizie) esprimo questa sofferenza tramite il corpo, che è l'unica cosa che riesco a controllare (attraverso il peso e, quindi, mangiando o meno).
Può capitare che una persona trovi difficoltà nell'esprimere le proprie emozioni e i propri pensieri all'interno di un contesto che, forse, lo impedisce.
Questo tipo di sofferenza potrebbe essere manifestata attraverso il proprio corpo e il rifiuto del mangiare o attraverso l'abbuffata, come nel caso delle persone bulimiche, per soffocare quelle emozioni intollerabili.
Può accadere che, per le persone con questo tipo di disturbo, il non mangiare e, quindi, il continuo dimagrimento, sia l'unico modo che hanno per ottenere attenzione dalle persone care.
Altre volte vi sono disagi più profondi e complessi, spesso frutto di pensieri negativi su se stessi, sul proprio valore e sugli altri.
È molto importante supportare queste persone attraverso un adeguato percorso terapeutico, che le aiuti ad affrontare ed elaborare il proprio disagio in modi più funzionali.
L'anoressia è una malattia non un metodo per ottenere successo nella vita e dall'anoressia si può guarire.


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