Perchè sono di una settimana fa le notizie, date un giorno dopo l'altro, che hanno fatto gridare allo scandalo, anche se nei telegiornali sono state date con un dolce sorriso stampato in volto...
Mi riferisco alle notizie della quattordicenne e dell'altra sua coetanea che hanno dato alla luce un bambino in così tenera età......
Nei giorni seguenti è subito scoppiato il putiferio, in tv, alle radio, su internet, grazie ad esperti di OGNI genere che hanno detto la loro su come sia stato possibile arrivare a tutto ciò (una gravidanza di una quattordicenne...).
Poco più di una ventina di anni fa, nel mio paese d'origine, un piccolo paesotto nella provincia di Taranto, ricordo benissimo che ci sono stati vari casi di giovani donne (anche dodicenni) rimaste incinte.
Non erano casi frequenti, certo, ma c'erano, come immagino ci sian sempre stati.
Parlo però di oltre vent'anni fa e di un paesino dove tutti conoscono tutti e, quindi, il malcapitato giovanotto che avesse pur voluto dar sfogo ai propri bisogni ormonali in maniera sicura era sempre molto restio ad andare nella farmacia del paese, dove sarebbe stato squadrato da capo a piedi, identificato fino alla terza generazione precedente, guardato con disgusto quasi e sdegno (specie dalla onnipresente vecchina che ti ritrovi di fianco in queste situazioni) perchè alla sua età stava per comprare dei preservativi e, quindi, usarli per fare del sesso! Ovviamente, prima ancora che il baldanzoso ragazzotto uscisse dalla farmacia sarebbe già stato sulla bocca di tutti e, probabilmente, il parroco locale sarebbe stato a casa sua a compiere un esorcismo....
Io sono un figlio di quel tempo e ben capisco l'imbarazzo e/o la reticenza di un genitore, nato a metà del secolo scorso, di parlare di "certi" argomenti con i propri figli: SESSO.
Orbene, queste due signorine neomamme nel 2011 e rispettivi "compagni di giochi", facendo un paio di conti, potrebbero benissimo essere figli miei o di qualcuno di poco più grande di me, mio fratello maggiore magari o, comunque, di un uomo e una donna attorno alla quarantina, volendo abbondare.
E dunque nel 2011 ancora non si riesce a comunicare con i propri figli di argomenti che oramai sono pane di tutti i giorni per tutti?
Le grande aziende, specie quelle di moda ma anche di cosmetica, motori ecc., non creano uno spot che non abbia chiari ed espliciti riferimenti sessuali o comunque descriva situazioni sessualizzate; se un tempo nelle edicole si potevan trovare riviste pornografiche nascoste dietro migliaia di altri giornali, ora sono in bella vista quasi sul bancone; infine, bussola d'oro per ogni cosa, internet, paradiso dei giovani d'oggi, luogo di incontro di ignoranza, superstizione e fanatismo (ovviamente anche di cultura e buoni consigli se lo si sa usare!) in cui i ragazzi di oggi possono ottenere ciò che vogliono, spesso perchè sono assolutamente senza controllo.
Sono pochissime le scuole che riescono a fare dei corsi di educazione sessuale e i formatori si trovano spesso a combattere con docenti bigotti che gridano allo scandalo.
Quindi, con genitori molto impegnati lavorativamente e che, purtroppo non per volontà loro, hanno spesso poco tempo per "parlare" con i propri figli, nemmeno la scuola, la più importante fonte di educazione dopo la famiglia, riesce a fornire informazioni su un argomento così naturale e importante come è quello del sesso.
Nella cultura odierna del "tutto subito e facilmente" è molto facile commettere errori se si viene lasciati a se stessi; molto spesso i giovani d'oggi soffrono di questa solitudine, di questa mancanza di regole e di limiti, di questo poter ottenere tutto e credere che vivere sia questo: "godere" momento per momento cogliendo ogni attimo.
Ritroviamo del tempo per i figli, cari genitori: sono più che consapevole che oggigiorno siamo tutti costretti a strafare in tutto per "sopravvivere": si lavora troppo, si dorme poco, ci si stressa tantissimo e, senza volerlo e senza accorgersene, i figli crescono, in balia di se stessi, degli amici e di internet..
La colpa non è certo la vostra ma della società che ci ha costretti a vivere in questo modo.
Ma l'impegno come genitore non deve venir meno: parliamo con questi ragazzi perchè hanno bisogno di sapere!
Vivono quella fase della vita in cui pensano di poter far tutto e di sapere tutto ed è guerra aperta contro chi non la pensa come loro (i genitori, appunto!); le loro menti, però, non sono ancora davvero pronte ad affrontare la vita da soli ed ecco perchè c'è ancora tanto bisogno di voi: per insegnargli quei valori importanti della vita che nè internet, nè la tv, nè il gruppo di amici può insegnare loro.
E se si deve parlar di sesso si faccia, visto che la scuola non lo fa: il rischio gravidanza, per fortuna, è uno dei minori; pensiamo alle malattie sessualmente trasmissibili e alla diffusione che ancora continuano ad avere.
Per questi motivi c'è bisogno di informare e istruire e impare a comunicare con questi giovani d'oggi, figli di gente come me, che sa cosa gli è mancato una ventina di anni fa o poco più!
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