venerdì 31 maggio 2013

Comunicazione Efficace



Se ne sente parlare e se ne legge in ogni dove: in televisione, alla radio, su cartelloni pubblicitari ogni dieci metri di strada, nelle pagine internet come banner o fastidiosissime finestre che si aprono automaticamente (alias pop-up), persino come inserti pubblicitari dei libri che acquistiamo.
E tutti i GRANDI esperti di questo settore (???) sono pronti a propinare corsi di formazione , finanche master per diventare esperti e VINCENTI comunicatori, svelando tecniche e segreti che solo gli addetti ai lavori potranno instillare stillando qualche (sostanzioso) soldo ai poveri mal capitati.
Fruitori (o vittime, punti di vista...) di questi fantomatici corsi sarebbero potenzialmente tutti ma vengono più facilmente adescati aziende, dai leader (e chiamarli così è già comunicazione efficace per taluni!) ai "semplici" impiegati, persone un po' timide che sperano di acquisire chissà quale panacea che permetterà loro di diventare abili e amabili conversatori, carenti di autostima (e su questo ci si gioca tutto!!!) che, almeno così dice la pubblicità, diventando esperti nel comunicare acquisiranno maggiore autostima e saranno più felici e contenti di vivere. 
Anzi, per tutte queste persone, qualunque ruolo esse ricoprano, lavoratore di ogni sorta, amico, amante, ecc., imparare a comunicare efficacemente porterà solo che miglioramenti nella loro vita.
Ma che vuol dire poi comunicazione efficace? Cosa significa, in cosa consiste il saper comunicare efficacemente con le persone?
Personalmente ritengo che comunicare efficacemente significa innanzitutto conoscere l'italiano: le regole grammaticali, i modi dei verbi, la differenza fra congiuntivo e condizionale (o forse l'esistenza del congiuntivo e del condizionale).
Molti di questi signori "esperti" che propinano questi corsi di formazione sono i primi a non avere idea di dove si trovi di casa la lingua italiana.
Questi inutili corsi che moltissime persone fanno con le più rosee speranze di migliorare la loro vita si rivelano troppo spesso fuochi di paglia: non perchè non esistano dei modi più efficaci di esprimere se stessi ma solo e semplicemente perchè la comunicazione è una fra tante abilità.
Migliorare un solo aspetto della nostra vita ci porta ad avere risultati limitati in termini di soddisfazione a lungo termine; in particolare, questo è vero se le difficoltà comunicative che abbiamo sono dovute ad altri tipi di difficoltà, magari più profonde o anche legate ad aspetti della nostra personalità.
La comunicazione efficace che molti si aspettano di imparare si configura come un insieme di elementi presi dalle varie teorie della comunicazione: l'ascolto attivo di Gordon, le tecniche della scuola di Palo Alto, le tecniche di interpretazione del linguaggio del corpo (assolutamente prive di qualsivoglia riscontro scientifico!), elementi di programmazione neuro-linguistica (PNL) e vari ed eventuali altri elementi pescati qua e la.
Rileggendo questo ultimo paragrafo mi sento io stesso un comunicatore efficace avendo scritto un pò di nomi di autori e di varie teorie della comunicazione; se non fossi uno psicologo direi di me stesso che so comunicare efficacemente...
In campo aziendale poi se ne vedono di cotte e di crude e vengono propinati corsi sulla comunicazione che davvero non ho idea quale mente possa concepire assurdità di tale sorta: ai manager, agli sportellisti, ai medici, agli operatori dell'igiene, a tutti insomma affinchè vi sia un clima sano e di reciproco rispetto e comprensione all'interno della azienda (qualunque  essa sia).
Quanto è vero di tutto ciò che viene insegnato ma, soprattutto, quanto di ciò che si può apprendere migliora davvero il nostro modo di comunicare?
Dipende dal "destinatario" del corso: la mia compagna mi dice che non la so ascoltare e che sono un egoista che penso sempre a me stesso non curandomi dei sentimenti degli altri.
Spinto dal profondo amore che mi lega a lei decido di migliorare le mie capacità comunicative: vado da qualcuno (che generalmente non è mai uno psicologo o se lo è ha dimenticato cosa sia la clinica) che mi insegni a comunicare efficacemente.
Questo qualcuno mi somministrerà chissà quali test per tracciare poi un profilo di personalità (addirittura!) tramite enneagramma piuttosto che qualunque altro test che quantifichi il mio stile comunicativo: mi dirà quindi che sono aggressivo, manipolatore, autoritario, sicuramente con tratti narcisistici e chissà che altro.
Devo imparare delle nuove abilità: devo imparare ad ascoltare, ad esprimere le mie emozioni,  ad "empatizzare" con le emozioni altrui, a domandare, ad osservare e capire le espressione del suo volto e del suo corpo (!!!) e un sacco di altre cose (la lettura del pensiero non è inclusa, credo).
In conclusione, dopo svariate sedute con acquisizione di svariate teorie e tecniche, sarò finalmente in grado di ascoltare i bisogni della mia amata come lei desidera e vivremo felici e contenti...fino a quando non accadrà qualcosa che smuoverà nuovamente in me il bisogno di essere autoritario, menefreghista, egoista, aggressivo, ecc.
Chiaro il concetto?
Ciò non significa il famoso detto "Chi nasce tondo non muore quadrato" (mi pare si dicesse così) ma, come scritto sopra, acquisire nuove abilità e "inserirle" in un contesto (la propria personalità) che forse non è capace di sfruttarli sempre e costantemente, si rivela spesso fallimentare.

Ovvio posso imparare nuove abilità limitatamente a specifiche situazioni ma sperare che possa trarne giovamento tutto il mio essere e a lungo termine è un errore.
Meglio fare qualche mese di sana terapia personale e capire da dove derivano le nostre difficoltà comunicative ed andare, quindi, all'origine del problema o quanto meno molto vicino ad essa, piuttosto che spendere soldi e tempo per qualcosa che è destinato a non durare nel tempo perchè troppo soggetto agli stress che la vita ci pone dinanzi.


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