domenica 27 maggio 2012

Che stress lo stress!



Un termine sicuramente diffusissimo oggigiorno, soprattutto per il tipo di vita che portiamo avanti tutti: piena di impegni, correndo dietro al tempo e con la fretta di "non riuscire a..."
Lo stress, in realtà, non è un qualcosa di negativo in sè: "fisiologicamente" è la risposta di un organismo ad un fattore esterno (reale o immaginario, chiamato stressor) che produce un azione tesa a ridurlo; azione fisica, cognitiva e/o emotiva.
Facciamo un esempio con qualcosa di molto comune: l'influenza!
Quando il virus dell'influeza (stressor) entra nell'organismo produce una risposta da parte del nostro sistema immunitario tesa a ridurre il danno: si attivano le difese immunitarie e l'organismo inizia a mobilitarsi per far fronte al virus. Questa è la prima fase di risposta allo stress.
Questa fase prosegue in quella di "mantenimento": le difese dell'organismo lottano, letteralmente contro il virus per tornare alla situazione di benessere precedente, anche producendo sintomi (la febbre, la stanchezza, ecc.).
Quando l'influenza si risolve e il virus è annientato siamo nella fase conclusiva di risposta allo stress (fase di esaurimento) che ci consente di tornare ad uno stato di salute ottimale.
Cosa accade se questo non avviene? Accade che l'organismo si indebolisce e lo stressor, il virus, produce effetti che non sono più tenuti sotto controllo: l'influenza si complica e diventa qualcosa di più grave.
Queste fasi di risposta agli stressor le viviamo praticamente tutti i giorni; non come risposta ad una malattia ma con la mobilitazione delle nostre risorse cognitive, emotive e comportamentali.
Suona la sveglia e via che si parte con il pensiero di dover organizzare la propria giornata, arrivare a lavoro, a scuola, all'università, pensare le cose da fare, come farle; le persone che dovremo/potremo/vorremmo incontrare; la spesa da fare e il conseguente conteggio di denaro, possibilità future ecc...
Vi suona familiare questo modo di pensare giornaliero? Amplifichiamolo per tantissime altre cose che fanno parte delle nostre giornate: famiglia, palestra, coniuge, amici, ecc..
Tutte queste "sollecitazioni" cognitive, i pensieri che ci troviamo a fare per fronteggiare le nostre situazioni (anche quelle che non hanno valenza negativa!) sono degli stressor che ci richiedono di essere risolti!
Allora ci attiviamo con il nostro pensiero e anche emotivamente per cercare di risolvere il tutto nel migliore dei modi, mettendo in atto comportamenti che ci consentano di ridurre questi stressor.
Questo è stress e come vedete, in genere, non è nè qualcosa di negativo nè di positivo.
Quando lo stress che ci attiva ogni giorno e che ci consente di fare tutto ciò che facciamo diventa un carico che supera le nostre capacità di fronteggiamento diventa allora distress, lo stress che ci procura sofferenza mentale, esattamente come l'influenza che ha vinto le nostre difese immunitarie.
Vivere distress significa iniziare a mettere in atto comportamenti disfunzionali per tentare di risolvere le problematiche che ci troviamo a fronteggiare; significa affrontarle con un carico emotivo abnorme, con ansia, attacchi di panico o umore disforico (depressione). Significa ricorrere a comportamenti pericolosi per alleviare l'ansia dovuta allo stress (alcool, comportamenti pericolosi come fare uso di droghe, guidare in maniera spericolata, comportamenti compulsivi come shopping, gioco d'azzardo compulsivo, ecc.).
Alle volte le richieste che ci arrivano dall'esterno, reali o meno, potrebbero effettivamente superare la nostra capacità di fronteggiamento e portarci sofferenza psicologica; l'attuale società e lo stile di vita che ci ha imposto, con la sua velocità, i suoi ritmi, la corsa dientro al tempo e tutti i problemi reali e concreti che ha portato (precarietà lavorativa, crisi economica, difficoltà relazionali, innovazioni teconologiche e sociali cui star dietro, ecc.) ci procura un costante stress che può diventare logorante e deleterio a lungo andare.
Quando ciò accade e nelle noste vite si presenta non lo stress quotidiano che ci spinge e ci sprona a vivere ma il distress che ci fa star male, è importante cercare supporto e aiuto per non far si che il disagio psicologico diventi più invalidante.

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