lunedì 31 gennaio 2011

Quel "brutto periodo" che diventa Depressione

A tutti capita di avere delle giornate "storte": giorni in cui sembra che tutto vada male, che tutti ce l'abbiano con noi, giorni in cui non crediamo in noi stessi e ci sentiamo travolti dagli eventi che ci accadono.
Ma poi, spesso e per fortuna, il giorno dopo va meglio o magari già alla fine della giornata, quando tornati a casa ritroviamo le nostre sicurezze e gli affetti che ci fanno stare bene.
Giornate così capitano molto frequentemente perchè non possiamo prevedere e prevenire tutto nella vita..
La variabile X che va storta e, di conseguenza, altera i nostri progetti e il nostro umore c'è sempre.
Ma, aggiungerei, per fortuna che c'è questa variabile X: è anch'essa che ci insegna qualcosa e ci permette di crescere come persone e, soprattutto, le circostanze che ci fanno stare male e ci rattristiscono molte volte ci permettono di godere maggiormente di ciò che ci fa stare bene.
Alle volte capita purtroppo che la giornata "NO" continui anche il giorno seguente e nei successivi anche.
Allora tutto comincia a diventare cupo e grigio; si perde interesse per ciò che prima si trovava attraente e piacevole, la motivazione a fare qualcosa diminuisce e con essa la propria autostima.
La depressione è il disagio psicologico più diffuso fra la popolazione mondiale e la sua diffusione è in continuo aumento; ciò è sicuramente dovuto anche ad un clima generale di insoddisfazione nella popolazione unito a vari altri fattori, tra cui ambientali-sociali, familiari-affettivi e temperamentali della persona che si ammala di depressione.
Un'altra causa di diffusione di questo malessere è che non viene subito diagnosticato: molta gente pensa che depressione sia l'equivalente della profonda tristezza o del piangere continuamente o dell'essere molto pessimisti unito o meno a comportamenti di isolamento o inattività (classica immagine di un depresso che piange nel letto sotto le coperte...).
La depressione è sicuramente anche questo, specie in uno stato avanzato.
È però una malattia subdola, che si può anche manifestare in maniere differenti: iperattività, iperfagia (aumento dell'appetito), sintomi d'ansia (con la quale viene molto frequentemente confusa).
Le cause della depressione variano da soggetto a soggetto ed ogni depresso è differente da un altro; ognuno ha la propria storia di vita che lo porta a reagire agli eventi stressanti in una particolare maniera piuttosto che in un'altra.
E ogni depresso va curato e trattato individualmente, a seconda del suo modo di essere e del perchè ha sviluppato un disturbo depressivo.
Alle volte, per aiutare la terapia è utile la somministrazione di farmaci, per riprendere un adeguato funzionamento personale (sociale, affettivo, lavorativo) e, una volta fatta diagnosi da un professionista del settore, iniziare un percorso personale di psicoterapia per affrontare la depressione.
La terapia cognitivo comportamentale è fra i due approcci terapeutici che meglio si prestano al lavoro con questa patologia, aiutando le persone ad una rapida ripresa.
Attraversando i brutti momenti della vita che per forza di cose occorrono a tutti noi, stiamo attenti a non lasciare sopraffarci dalle emozioni negative.
Rivolgo l'appello soprattutto ai familiari delle persone depresse poichè queste, per definizione, saranno poco motivate al cambiamento, seppur fatto per il loro bene.
La depressione è una malattia curabile se combattuta con le giuste armi.


1 commento:

  1. è vero, la mia condizione peggiora sempre di più, oltre abbandono, sensi colpa, solitudine, disturbi alimentari, pianti, stress, rimorsi , paure ,si accavallano pure le calunnie...bhè.e verità distorte da chi credevi amore o affetto fino a oggi...bhè..la depressione è come la magia di un arcobaleno non sai quando appare e ti acceca dalla realtà e scompare solo con una forte energia solare che non si sa quando arriva o se la si vuol veramente !
    Giacomo C.

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