mercoledì 9 febbraio 2011

Depressione: consigli pratici

Nel precedente articolo ho fatto una breve e poco esaustiva descrizione di quello che è uno fra i più diffusi disagi psichici, la depressione.
In questo articolo vorrei invece dare alcuni suggerimenti utili a coloro che soffrono di depressione.
Consigli utili sicuramente ma che non possono nè devono sostituirsi ad un aiuto più concreto ed efficace quale una terapia personale o il supporto farmacologico.
La depressione va affrontata con gli strumenti giusti, psicoterapeutici e non solo: molte volte è, infatti necessario, specie per le forme più resistenti o più gravi, l'ausilio di farmaci, prescritti da uno specialista, che possano aiutare a ripristinare velocemente un efficace e sufficiente funzionamento della persona, facilitando quindi il processo psicoterapeutico.
La depressione, nella maggior parte delle volte e qualunque sia la sua causa, si presenta come un abbassamento del tono dell'umore, che è triste, cupo, angosciato e associato a pensieri negativi su sé stessi, sugli altri e sul mondo; le cose che prima davano piacere diventano prive di attrattiva e la motivazione a fare qualcosa, anche di nuovo, manca e la persona depressa cade sempre più preda di un circolo vizioso di passività-inagilità-mancanza di motivazione.
Una delle prime cose da fare nelle situazioni di depressione è AGIRE, facendo qualcosa che "un tempo" dava piacere; per definizione di depressione non ci saranno più queste cose ma la persona le ricorda ancora!
Molte volte i pazienti depressi dicono frasi del tipo "Un tempo provavo piacere nel fare questo, nel fare quello", "Una volta uscivo e mi divertivo ora non mi va più", "Non ho le forza per fare nulla e non ne ho voglia" e via dicendo con frasi che sottolineano uno degli aspetti peculiari di questa malattia: la mancanza di piacevolezza e di attrattiva nei confronti di cose che prima alla persona piacevano.
Quindi non è la persona depressa a non voler più fare queste cose ma è il tipo di malattia, la depressione, che "lo obbliga", gli induce questa non piacevolezza di tutto e questa poca voglia di fare tutto.
Ecco perchè è utile ricominciare a fare alcune (una, due) cose che "prima" davano piacere, anche se sarà difficile e mancherà la voglia, anche se non darà alcun piacere al paziente fare quelle attività, anche se sembrerà inutile e poco produttivo.
Nella depressione l'umore funziona come l'appetito: vien mangiando!
E funziona come una palestra anche: all'inizio fanno solo male i muscoli e pensiamo che sia lo sbaglio più grande che potessimo fare ma poi, con il passare del tempo, si vedono i risultati.
Quindi, scegliere una o due attività che prima si facevano piacevolmente e che davano gioia e facevano sperimentare emozioni e pensieri positivi (specie su sé stessi) e ricominciare a praticarle nonostante l'assenza di motivazione.
Altra cosa da fare per la persona depressa è l'uscire, stare in mezzo agli amici e alle persone che lui sa gli vogliono bene: anche questa attività all'inizio sembrerà priva di valore e poco produttiva.
Alla persona depressa fa bene invece sentire il calore umano (e badate non la "pietà") di chi ci tiene a lui e sentirsi avvolto in un clima emotivo positivo.
Passeggiate nella natura, al sole, al mare, in montagna e dovunque ci possa essere un luogo di pace e che ispiri alla persona emozioni e sentimenti di positività: queste attività aiutano a ri-trovare un equilibrio interiore, lontani dal fracasso delle città e soprattutto da quello interiore, con le conseguenze negative che comporta...
Infine, dedicarsi alle attività manuali: la persona depressa è tutta assolta nei suoi pensieri negativi di colpa, di miseria, di tristezza e questi pensieri non fanno altro che aumentare a dismisura i suoi sentimenti di inadeguatezza, di poco valore, di non amabilità, di indegnità..una grande attività mentale negativa che persevera la passività della persona..
Immergersi in attività manuali (cucinare, giardinaggio, bricolage, pittura e tutto ciò che riuscite ad immaginare!) permette alla persona di "staccare" il flusso dei suoi pensieri negativi su sé stesso e sul mondo e gli consente di concentrarsi su qualcosa che lo impegna concretamente, dandogli la possibilità di sperimentare la gioia della "creazione".
In questa attività pratica non conta certo il risultato; conta l'emozione che si prova momento per momento, indipendentemente dal fatto che verrà fuori un capolavoro o meno. Il futuro non dovrà preoccupare durante queste attività ma solo le emozioni che trasmette l'operare manualmente.
Questo esercizio di impiegare la manualità è molto efficace contro la depressione e consente di sperimentare emozioni e sensazioni che durante le giornate di "routine" non vengono avvertite, spesso per "mancanza di tempo e di attenzione"!

Questi, dunque, i pochi e "semplici" consigli da seguire e far seguire a chi soffre di depressione.
Ovviamente, ripeto, non si sostituiscono all'efficacia che potrebbe avere un adeguato intervento psicoterapeutico e/o farmacologico.
Come nel precedente articolo concludo dicendo che la depressione può essere combattuta e vinta con gli strumenti giusti nel momento in cui la consapevolezza di malattia si fa presente e se i familiari di coloro che ne soffrono, superando lo stigma che alle volte attanaglia le persone, riescono a spingere, anche obbligare, il loro caro a cambiare la sua situazione.

4 commenti:

  1. Egregio Dottore, La ringrazio per i preziosi consigli!!. Sono in cura (farmaci e più avanti inizierò la psicoterapia)per depressione maggiore da 2 mesi circa e, nonostante la stanchezza e la sofferenza psico-fisiche che mi tormentano, cercavo qualche consiglio PRATICO per uscire da questo male odioso e "tornare a vivere". Ed ecco finalmente un ottimo suggerimento: riprendere le attività che davano gioia....In effetti anche io da pochi giorni ho notato che quando cucino (attività che "prima" di ammalarmi adoravo ma non riuscivo più a svolgere durante la fase acuta della malattia) mi sento più sollevata, la mia mente è più leggera, il tempo passa più in fretta, ritrovo un pò di autostima e mi sembra di tornare alla normalità....All'inizio non è facile, anzi è molto faticoso ma col tempo dà i suoi frutti. E' VERAMENTE UN OTTIMO CONSIGLIO!! Grazie e buona giornata a tutti...VALE73

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  2. Gentilissima Vale73 sono contento che abbia trovato utili i consigli di questo mio articolo!
    Come ben sa la depressione è una malattia subdola che si insinua lentamente e annienta piano piano ogni spazio vitale.
    Assumere consapevolezza di ciò e decidere di cambiare la situazione è il primo passo per la guarigione.
    Continui con le sue piccole dosi di piacevolezza che giorno dopo giorno diverranno sempre più fruttuose e inizi il suo percorso psicoterapico, dal quale potrà solo che trarne beneficio.

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  3. Salve dott.Fischetti io sono 3 giorni che o iniziato una cura depressiva pero da quando prendo i medicinali sto piu male? E normale ci vuole tanto tempo prima che facciano effetto i medicinali?

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    1. Salve.Premetto subito che questo genere di domanda dovrebbe rivolgerla allo specialista psichiatra che le ha prescritto la cura.Io sono uno psicologo e quindi la farmacologia non è propriamente di mia competenza; pur tuttavia le posso dire che difficilmente in così poco tempo (3 giorni) un antidepressivo fa subito effetto. Per vedere i primi risultati in genere passano un paio di settimane e una ripresa più evidente si ha, invece, dopo i primi mesi di terapia, specie se abbinata a psicoterapia.

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